Carissimi,

vorrei presentarvi brevemente un documento, del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica per il cammino Sinodale della Chiesa in Italia.

Riteniamo che la Scuola cattolica e la Formazione professionale di ispirazione cristiana, in quanto ‘ambiente comunitario scolastico permeato dello spirito evangelico di libertà e carità’ (Gravissimum Educationis, 8), possano offrire un contributo all’attuale impegno di discernimento e disporsi ad accoglierne i frutti. Il ‘camminare insieme’, infatti, sta sempre più caratterizzando la vita delle scuole cattoliche e dei loro organismi, come dimostra il lavoro stesso del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, improntato a reciproca stima e collaborazione e promotore a sua volta di un ampio discernimento sul futuro della Scuola cattolica e della Formazione professionale di ispirazione cristiana in Italia”.

Questa espressione, contenuta nel documento esprime in pienezza il cammino che si si sta costruendo in Italia per la crescita della scuola Cattolica. Più volte anche noi abbiamo condiviso la necessità di camminare insieme di credere nella costruzione di una Scuola come Comunità, formata da persone capaci di condividere i valori essenziali che definiscono la nostra identità e il nostro carisma.

Il documento contiene alcune riflessioni sui macro-temi indicati nelle Linee Guida: la missione secondo lo stile di prossimità, li linguaggio e la comunicazione, la formazione alla fede e alla vita, la sinodalità e la corresponsabilità, il cambiamento delle strutture.

“La scuola cattolica – ricorda il documento –, con la sua presenza e azione educativa, manifesta il volto della Chiesa, di cui è parte. Per non pochi alunni e studenti che la frequentano, essa è l’unica o la principale occasione per entrare in contatto con la realtà ecclesiale. Molti, inoltre, sono gli alunni non cattolici che la scelgono. È dunque rilevante l’apporto che può offrire alla costruzione di una Chiesa che si presenti e sia percepita come inclusiva, propositiva, responsabile, testimone di verità”.

Affermazioni importanti che non solo condividiamo ma che esprimono la peculiarità delle nostre scuole al servizio dei giovani più bisognosi. Per noi l’inclusione è una modalità  e sensibilità effettiva con la quale educhiamo i nostri alunni per diventare “onesti cittadini e buoni cristiani”

Infine il documento afferma con forza, “essendo vicina al compito educativo dei genitori che l’hanno scelta per i propri figli, la scuola cattolica manifesta particolare prossimità alle loro domande e condizioni di vita. Oltre a educare i ragazzi in un ambiente e una cultura ispirati ai valori evangelici, la scuola cattolica può essere testimone degli stessi valori nei confronti degli adulti, delle altre istituzioni formative del territorio, del mondo culturale e sociale”.

È importante il ruolo della scuola come alleata della famiglia, che affianca e sostiene l’educazione integrale di ogni bambino, ragazzo e giovane che le viene affidato. Soprattutto in questo periodo storico siamo chiamati al confronto e alla condivisione di strategie utili per la crescita delle competenze che abilitino ogni alunno a fare qualcosa DI grande per la società.

Vi invito pertanto a leggere con attenzione il documento in ogni Consiglio della Cep per tracciare delle linee di lavoro concrete. A questo riguardo trovate un’ampia riflessione nel sussidio consultabile a questo link https://educazione.chiesacattolica.it/educare-nel-cambiamento/

Vi auguro di concludere nel migliore dei modi questo Anno Scolastico sostenuti ed incoraggiati da Maria Ausiliatrice Madre e Maestra.