Pubblichiamo il comunicato stampa dell’Ispettore dei Salesiani del Medioriente sulla situazione del Libano.
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Carissimi confratelli,
cari benefattori ed amici dell’Ispettoria Salesiana MOR,
Vi ringrazio per la vostra vicinanza e per l’interesse che avete dimostrato con i vostri messaggi. In questo momento io e don Leo, l’economo Ispettoriale ed incaricato per i progetti, ci troviamo ad Al-Hossun, una delle due case salesiane nel distretto di Jbeil, nel nord del Libano. Eravamo impegnati con gli incontri del Consiglio Ispettoriale, quando è iniziata questa ennesima tragedia umanitaria che ha colpito il nostro caro Medio Oriente.
Infatti, dalla scorsa settimana, i bombardamenti israeliani a Dahyeh, il quartiere sciita a sud di Beirut, nei distretti meridionali del paese nei villaggi al confine con Israele e nella valle della Baqa’ hanno provocato più di 1000 morti e 6000 feriti, inclusi centinaia di donne e bambini. Circa un milione di sfollati ha abbandonato le proprie case e le proprie vite formando lunghissime code in direzione dei distretti settentrionali del paese, per ora parzialmente risparmiati dai bombardamenti, dove si trovano anche le nostre presenze salesiane. Migliaia di libanesi e rifugiati siriani, già fuggiti da conflitti e terremoto negli scorsi anni, sono scappati in Siria per sfuggire alla devastazione della guerra, attualmente ritenuta più sicura.
Come Salesiani di don Bosco ci siamo immediatamente mossi per essere vicini alla popolazione libanese, Infatti, già la scorsa settimana la casa di El-Hossun, dove ci troviamo, ha accolto 100 sfollati, inclusi 40 bambini, provenienti dai villaggi bombardati nel sud del Libano e dal quartiere di Dahyeh. I nostri pensieri sono naturalmente rivolti ai nostri collaboratori laici ed alle centinaia di giovani libanesi, rifugiati iracheni e siriani che frequentano la scuola Don Bosco Technique, la Scuola degli Angeli della Pace ed i tre oratori proposti dalla comunità. La nostra intenzione è di intervenire nel minor tempo possibile per fornire prima accoglienza, supporto piscologico e qualsiasi altra cosa sia necessaria, nei limiti delle nostre capacità.
In questo momento estremamente difficile siamo grati al Signore di poter essere vicini alla comunità in Libano, al nuovo Direttore ed ex Ispettore Mario Murru, al Vicario Luciano Buratti, all’ex Ispettore Vittorio Pozzo e all’incaricato per la Pastorale Giovanile Edwar Gobran. Lo scorso venerdì tutta la comunità e decine di laici si sono riuniti presso la nostra chiesa ad El-Hossun per la prima di tante veglie di preghiera affinché questa tragedia possa avere fine il prima possibile.
Ci auguriamo di poter tornare presto a condividere con voi aggiornamenti positivi, speriamo infatti che possa esserci una tregua il prima possibile e che i giovani possano tornare nelle classi già il 14 ottobre come previsto dal governo libanese.
A nome dell’Ispettoria MOR, ci tengo nuovamente a ringraziarvi per le vostre preghiere e per la vostra indispensabile vicinanza, così preziosa in momenti come questo.
Ci affidiamo a Maria Ausiliatrice che don Bosco chiamava “la Madonna dei tempi difficili”, affinché, per Sua intercessione, Il Signore doni pace a questi popoli e a questo paese già tanto provato.
Don Simo Zakerian SDB, Ispettore Salesiani Medio Oriente