Una bella giornata di cultura tecnico-grafica all’Istituto salesiano di Milano che ha organizzato per la prima volta nella sua storia l’evento Graficaday 2024 che si è svolto martedì 22 aprile presso i laboratori grafici. Durante la mattinata scolastica gruppi misti di studenti della formazione professionale e della scuola superiore hanno partecipato a vari tavoli di informazione e di formazione gestiti da imprenditori ed ex allievi del settore.
Negli stessi laboratori nel pomeriggio sono state allestite e aperte al pubblico le mostre: il design italiano dagli anni 70 ad oggi in 50 oggetti e l’evoluzione delle tecniche espressive e delle tecnologie nel percorso grafico.
L’evento ha visto la presenza del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, che dopo aver visitato i laboratori grafici, completamente trasformati per contenere mostre e processi esemplificativi della cultura grafica, ha introdotto presso l’Auditorium dell’Istituto la tavola rotonda dal tema: Graficaday 2024 Giovani Scuola Lavoro.
Il ministro nel suo intervento ha precisato che la scuola del merito sia la scuola costituzionale che mette al centro la persona con i suoi talenti in modo che ognuno raggiunga il proprio merito, che non si configura come un risultato di eccellenza che solo qualcuno possa raggiungere, ma invece come il raggiungimento del meglio personale di ciascuno attraverso il proprio impegno. La Scuola ha il compito di valorizzare i talenti degli studenti vista la pluralità delle intelligenze: obiettivo della scuola è individuare questi talenti valorizzandoli richiedendo impegno e il rispetto dei diritti e dei doveri attraverso l’educazione alla libertà e al lavoro. La scuola, secondo il Ministro, deve offrire un’opportunità formative a tutti superando quel mito fasullo che ritiene il rapporto tra scuola e mondo del lavoro come squalificante.
La tavola rotonda moderata dal professore Daniele Mastrapasqua, docente di grafica, ha ospitato personalità di grande rilievo tecnico-grafico che hanno affrontato temi di grande attualità di cui diamo sintesi nel nostro articolo.
Andrea Cuman, docente di comunicazione digitale Università IULM, ha sottolineato la dimensione orientativa della realtà della comunicazione come aspetto centrale nella grafica di oggi, dove bisognerebbe mettere più attenzione alla dimensione paratestuale/didascalica nell’accompagnamento della comunicazione grafica. La grafica rendendo accessibili i testi e comprensibili i contenuti crea identità e quindi ha una grande responsabilità valoriale nella comprensione del mondo che ci circonda.
Mariano Diotto ha introdotto l’importanza dell’osservazione nella grafica grazie all’apporto delle neuroscienze, sottolineando che ogni giorno il nostro cervello compie 35.000 decisioni e come in esse entri anche l’elemento grafico, in quanto il segno visivo deve comunicare immediatamente il suo messaggio, e per questo lo studio del cervello deve entrare sempre di più e meglio nel mondo della conoscenza grafica.
Monica Scorsini, vice direttore Generale ed Education Manager Assografici, ha invece evidenziato come la realtà occupazionale grafica renda concreto il mondo della scuola con le sue competenze. Assografici si impegna, infatti, a supportare la scuola e la formazione grafica, raccordando le stesse e le imprese con i loro bisogni in un mercato che evolve e cambia velocemente. Inoltre si prefigge di far conoscere il settore grafico presente in ogni quotidianità, ma spesso poco conosciuto e considerato.
Vito Ferrone, imprenditore e CEO di Loreto Print, ha spiegato come l’avvento del digitale ha costretto e costringa al cambiamento continuo il mondo delle aziende grafiche. Infatti oltre ai programmi di disegno si è dovuto assumere nella cultura grafica il dato variabile, Internet, i social ma soprattutto i programmi di animazione e la realtà aumenta e virtuale. Le aziende grafiche hanno assunto dopo il Covid il telelavoro che ha velocizzato il processo di creazione grafica. L’evoluzione continua con l’IA sicuramente potrà aiutare nella creatività e nell’innovazione. Per le nuove generazioni nelle aziende di grafica sarà importante prepararsi a nuove figure professionali, che non siano solo quelle strettamente grafiche di stampa o rilegatura.
Matteo Puri, Chief Desing and Digital Officer Nexi Group, ha affrontato il tema dell’IA nell’evoluzione della grafica: per un designer è un’opportunità che va colta in quanto introduce un nuovo modo di lavorare con l’automazione dei processi, il che vuol dire lasciare ad IA tutti quegli aspetti dei processi che non sono a valore per lasciare spazio al pensiero e alla progettazione. Oggi ad esempio con l’IA in 30 secondi si scontorna una borsa e si può lasciar più tempo per gli aspetti creativi. Diventa importante a livello scolastico e formativo introdurre le capacità e le competenze delle nuove tecnologie digitali.
Marco Spada, Presidente ENIP-GCT, ha presentato come l’ente che presiede faccia da cinghia di trasmissione tra le scuole e le aziende per sviluppare e riqualificare le competenze in modo che ci sia un ingresso realmente professionale nel modo del lavoro, offrendo percorsi e-learning di formazione e spazi di offerte di lavoro. Formazione e informazione sono l’obiettivo di ENIP-GCT per una proposta di formazione permanente.
Ester Crisanti, direttore operativo di ITS Accademy Angelo Rizzoli, si è soffermata sull’opportunità e sull’alternativa che ogni ITS possa essere per i giovani di formazione terziaria professionalizzante post-diploma che dal 2010 in Italia, grazie anche alle aziende e il mercato del lavoro, si è avviata. Opportunità perché si formano tecnici con una forte attenzione a tutte le innovazioni, con programmi che cambiano annualmente, in modo che i giovani siano protagonisti consapevoli e competenti del loro mondo lavorativo. Alternativa perché agli ITS giungono anche giovani che lasciando il mondo dell’università cercando un approccio pratico e laboratoriale per la loro professionalità.
Per Massimo Pizzocri, Vicepresidente europeo e amministratore di Epson Italia, lo scopo della formazione grafica la si può simboleggiare con tre parole: anzitutto come “viaggio” personale per sperimentare l’aggiunta di valore su un processo o su un prodotto grafico che si concretizza in un tempo breve. La seconda parola è “dovere” perché sia nella scuola che nel mondo del lavoro siamo chiamati a portare valore, a fare la differenza per la responsabilità grande o piccola che ognuno ha nel fare bene il proprio lavoro. E questo richiede disciplina, capacità d’ascolto, comprendere dove aggiungere valore per poi realizzarlo concretamente. Il terzo punto è la “crescita” come fase di apprendimento quotidiano e continuo anche dopo la formazione scolastica come piacere per diventare brave persone e bravi tecnici.
Il Graficaday 2024 è stato anche l’occasione di ricordarci che 140 anni fa il 25 aprile don Bosco fu presente alla esposizione nazionale a Torino con una catena dagli stracci al libro stampato in un grande padiglione animato dai suoi ragazzi e dalle sue macchine che ricoprivano tutta la filiera lavorativa. A Milano 90 anni fa, sempre il 25 aprile, nel cortile del don Bosco veniva posta la prima pietra delle scuole professionali.
Lo scopo e l’idea della giornata Graficaday 2024 era infatti quello di manifestare la potenza di una cultura tecnico grafica che a volte è nascosta o non così conosciuta nella nostra Milano, per offrire un servizio soprattutto per quei giovani che vogliono mettersi in gioco seriamente nella grafica in modo più consapevole e sia per coloro che già coltivando questo mondo tecnico perché nella propria creatività possano incontrarsi per condividere e assottigliare la distanza tra mondo della scuola, del lavoro, della formazione terziaria e dell’università.