Prova a metterti nei miei panni … quante volte ci siamo sentiti dire questa frase da parte di chi per mille ragioni vive difficoltà, fatiche o disagi. Quando si sta bene non ci si bada, ma quando arrivano i momenti dove non va sempre bene, qualche perplessità nasce. Per cercare, almeno di comprendere, il gruppo medie dell’oratorio di San Rocco in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della provincia di Sondrio ha organizzato una PIZZA AL BUIO, preceduta nel pomeriggio da un piccolo torneo di Torball. È stata per tutti un’esperienza particolare perché si è dovuto cambiare, anche se per poco, il nostro modo di usare i sensi, soprattutto la vista. Il silenzio, la concentrazione, l’ascoltare dove andava la palla attraverso piccoli campanelli, per poterla prendere, sono stati modi per cercare di capire cosa prova chi non può disporre della vista, chi non vede i colori, le cose, gli oggetti ma li coglie a volte con l’aiuto degli altri. Mangiare al buio ha permesso di prestare attenzione agli altri, ad alcuni movimenti, che diamo per scontati, che facciamo con abitudine. Abbiamo dovuto fidarci di chi avevamo accanto anche solo per tenerci il bicchiere per versare l’acqua. Giulio, ipovedente e Maria Teresa cieca ci hanno aiutato a vivere questa bella esperienza con il sorriso e con l’umiltà di saper ringraziare. È stata un’esperienza bella e soprattutto educativa perché ha fatto sperimentare con mano la fortuna di vedere. Inoltre, ci è stato donato l’alfabeto e una frase scritta in Braille, il linguaggio dei ciechi. I ragazzi hanno provato a leggere la frase donata loro che invitava a ringraziare, condividere ed essere generosi con gli altri. Esperienza che speriamo di vivere ancora e che consigliamo di provare.